Generale

Memoria della mia chiavetta USB

La grande invenzione della memoria USB, avviene durante gli anni 90, e durante quegli anni le migliori aziende tecnologiche si sono riunite per creare un dispositivo in grado di poter memorizzare documenti e canzoni, una memoria esterna, molto piccola, in grado di essere portata ovunque, e oggi è ormai diventato uno strumento di facile utilizzo.

Letteralmente, USB significa universal serial bus, e certamente oggi più che mai è diventato un dispositivo che viene utilizzato universalmente, molto facile da reperire, e che offre memorie diverse. Prima della sua creazione, non esisteva nulla che permettesse di memorizzare e portare con se ciò che serve, incredibilmente, USB ti permette di portarlo dove vuoi, si tratta di una chiavetta che può essere inserita in tutti i computer e spesso anche nei tablet, se disponi dei cavi adatti, e ha rappresentato una vera svolta, anche per la semplicità di utilizzo, infatti basata inserirlo nella porta corretta, e il tuo computer lo riconosce come periferica esterna, quindi puoi tranquillamente accedere alle informazioni contenute nella tua chiavetta USB.

Le chiavette USB, hanno poi sostituito tutti i vari connettori che si utilizzavano per essere collegati alle periferiche del tuo computer, sto parlando di porte parallele e seriali, MIDI, mouse, perché questa chiavetta, con il suo cavo particolare permette di svolgere moltissime funzioni, arrivando anche a semplificare il processo di installazione dell’hardware.

Il modello standard USB definisce il modo in cui un dispositivo si collega all’host, a meno che non si sta utilizzando di un nuovo marchio standard chiamato “USB On the Go” (USB-OTG), che consente ai dispositivi delle funzionalità host limitate, probabilmente colleghi il dispositivo direttamente a un host; da notare che il dispositivo USB non può iniziare la comunicazione, solo l’host può, quindi, anche se è possibile trovare il cavo giusto, il collegamento di due dispositivi con nessun host non funziona. Infine, poiché i cavi USB portano alimentazione e dati, il collegamento di due host, senza un dispositivo di mezzo può essere disastroso (causando cortocircuiti, anche incendi)

La porto davvero sempre con me!

La grandissima rivoluzione di questo dispositivo, consistente di poter portare con se i documenti e le foto più importanti, dovunque si voglia, e tutto questo grazie alle piccolissime dimensioni delle chiavette, anche per questo il loro nome, infatti le puoi mettere nelle tasche, si tratta davvero di pochi centimetri, che permettono di essere collegati a tutte le tipologie di periferica.

Ci sono sistemi tecnologici che ti permettono di collegare la tua chiavetta al televisore, al computer, a qualsiasi periferica che abbia un’uscita idonea, che ti permetta di collegare la tua memoria usb e di poter ascoltare la musica nel tuo stereo o guardare le immagini nel tuo televisore, oppure di stampare dei documenti, tutto semplicemente inserendo la tua USB da pochi centimetri, e davvero molto leggera, al contrario, dovrai stare attento a non perderla, soprattutto ero le sue dimensioni ridottissime.

dilemma del cavo HDMI

Moltissime persone credono che i cavi hdmi siano tutti uguali mentre non è così, quindi rischi di fare un acquisto,precipitoso senza serre perfettamente al corrente dei tipi di cavi che sono disponibili in commercio, e se cominci con un po’ di ricerca online, potresti rimanere davvero molto stupito, nello scoprire che tutto sommato esistono due tipi diversi, e non centomila, come avresti potuto pensare. Dipende tutto dalle tue esigenze, e dal tipo di periferica alla quale li vuoi collegare, quindi la tua alta definizione dipende principalmente dal tipo di funzionalità del tuo cavo.

Se non si è certi di che tipo di cavo HDMI è necessario, è facile essere ingannati da tanti modelli diversi in offerta, in realtà, tutti i cavi HDMI possono essere suddivisi in due tipi: cavi “standard” sono valutati solo per le funzionalità di base HDMI e risoluzioni fino a 720p o 1080i, mentre i cavi “ad alta velocità” supportano l’intera gamma di risoluzioni e caratteristiche. Come ci si aspetta, non c’è molta domanda di cavi standard in questi giorni, in modo quasi ogni cavo vedrete in vendita è un modello ad alta velocità.

Vale la pena di ribadire questo punto: quasi tutti i cavi in ​​vendita, indipendentemente da quello che constano, supportano l’intera gamma di risoluzioni e funzionalità HDMI; questo significa che si può tranquillamente ignorare quasi tutti i produttori e rivenditori che rivendicano la qualità dei loro cavi, se vedete le frequenze operative citate in megahertz, o larghezze di banda in gigabit al secondo, ignorateli: la larghezza di banda deve essere sufficiente per tutte le funzionalità HDMI per funzionare perfettamente, o il cavo non sara riconosciuto dal tuo dispositivo.

Idoneità del cavo

Il discorso cambia se cerchi di utilizzare un cavo tradizionale che si dimostra non essere idoneo a quello della tua periferica, in quel caso non ti sarà possibile visualizzare correttamente, o almeno non in alta definizione, se non si tratta di trasmissione ad alta velocità insomma. Per i cavi hdmi ad alta velocità questo discorso cambia notevolmente, perché sparar anche possibile ignorare qualsiasi menzione di diverse revisioni dello standard HDMI, come ad esempio 1.3a o 1.4: un cavo ad alta velocità funziona con tutti gli attuali apparecchiature HDMI, e non c’è nessun nuovo standard previsto per il prossimo futuro.

Infatti, le più recenti linee guida HDMI di marketing affermano che i cavi non devono fare riferimento a particolari revisioni HDMI, fino a quando si vede la parole magiche “ad alta velocità”, si sta bene ad andare. In mancanza di questo, cercare un riferimento al video 1080p: se il cavo supporta questo, sosterrà tutto il resto pure. Non esiste una specifica per i cavi standard e ad alta velocità, perché sono disponibili in varianti che includono una 100Mbit integrati / canale sec Ethernet.

Viaggi con la mia autoradio

Non esiste cosa più rilassante, soprattutto se guidi da solo, molto spesso, di poter ascoltare i tuoi brani preferiti alla guida della tua macchina, magari cantandoci e stonandoci sopra; è tutta un’altra guida, non mi è mai piaciuto guidare per i fatti miei ma grazie alla mia autoradio tutto sembra davvero molto più rilassante, soprattutto per affrontare le solite code, negli orari di punta, per poter tornare a casa o andare al lavoro. Generalmente, le automobili nuove, sono tutte dotate di radio con cd in dotazione, ma se come me, per qualche ragione, dovete acquistare una nuova autoradio, ho pensato di raccontarvi le sue caratteristiche e la sua storia, che oltre tutto si evolve sempre di più.

Non si tratta di un’acquisto semplice, anche soprattutto per le varie caratteristiche dei modelli disponibili in commercio, e trattandosi anche di qualità del suono, meglio conoscere le caratteristiche, invece di improvvisarsi in acquisti troppo impulsivi. Molto interessante, nel caso di questo dispositivo elettronico, la sua storia, perché come tante altre invenzioni, sono poi arrivate a fare parte della nostra vita quotidiana, grazie soprattutto alla loro evoluzione tecnologica.

Nel caso dell’autoradio, questo dispositivo ha una storia non troppo antica, almeno non commercialmente da un punto di vita domestico, entra infatti a far parte delle nostre vite, nella seconda parte degli anni 70, e a quel tempo non si poteva ascoltare la musica che si voleva, inserendo musica digitale, cd, o connettendo telefonini, si trattava di una radio, semplicemente una radio per auto che trasmetteva programmi e musica radio, non esistevano neanche le cassette, che sarebbero state introdotte di li a poco, e soprattutto grazie a questa rivoluzione, le autoradio cominciarono ad essere uno strumento necessario in tutte le autovetture.

La vera svolta, in realtà, avvenne durante gli anni novanta, con la grande e tratta della tecnologia RDS, che cambio anche l’estetica delle autoradio, fornendo un display luminoso, abbandonando le vecchie manovelle con il pulsante digitale, per controllare le autoradio; ultima trovata in termine di trasmissione radio, il DAB, che permette il miglior mantenimento di frequenze rispetto all’RDS. Il vero sviluppo delle autoradio avviene dalla fine degli anni 90, con l’introduzione di lettori dc, e successivamente la musica digitale vera e propria, con la possibilità di collegare telefonino, o di ascoltarla con sistema bluetooth.

Se non sai quale scegliere…

Se stai cercando di raccapezzarti tra i moltissimi modelli in commercio, ti tranquillizzo subito, perché in realtà ci sono due autoradio diverse, principalmente; puoi trovare quelle necessario per ascoltare la musica, e generalmente hanno il sistema mp3 oppure dei CD già in dotazione, oppure esistono anche le versioni che hanno in dotazione uno schermo touch screen, con GPS, e sono decisamente molto avanzati, e ti consentono di guardare la televisione, video musicali, e anche il posto per parcheggiare se hai in dotazione un sistema con telecamera incorporato. Ovviamente le autoradio che fanno parte di questo tipo, sono decisamente più costose, e si trovano sia in dotazione su auto di un certo tipo, però potresti anche installarla nella tua macchina, se ami la tecnologia.